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Efficienza energetica e stufe a pellet: ecco la normativa

Stufe e termostufe a pellet e biomasse: arriva l'etichetta per l'efficienza energetica

A partire dal 1 aprile 2017 la direttiva 2010/30/EU introduce l'Energy Labelling, ossia l'etichettatura per l'efficienza energetica per gli apparecchi per il riscaldamento locale.

L'obbligo di etichettatura per gli apparecchi domestici a biomassa, e quindi per le stufe e termostufe a pellet e policombutibili, è partito il 1 gennaio 2018 (regolamento UE 2015/1186): in questo modo i consumatori possono sceliere i prodotti più efficienti, che soddisfino parametri oggettivi e uniformi a livello europeo.

Tale sistema europeo di etichettatura ha il vantaggio di porre l'acquirente dinanzi ad informazioni chiare ed immediate che permettono una facile comparazione tra le varie stufe a pellet e possibilmente scegliere sempre quella che ha una classe energetica migliore.

La classe di efficienza energetica cui appartiene una stufa a pellet è legata all'indice di efficienza energetica (EEI) calcolato sulla base delle prestazioni energetiche dell'apparecchio stesso a potenza parziale e nominale e dai consumi elettrici a potenza parziale, nominale ed in stand-by.

Il calcolo dell'indice di efficienza energetico è inoltre oggettivo, poichè segue formule matematiche sulla base dei valori di rendimento e potenza dei test di omologazione dei laboratori accreditate ed eventualmente di misure supplementari.
Come leggere la nuova etichetta

Ecco le informazioni che dovrà riportare la nuova etichetta:


- nome o marchio del fornitore;
- identificativo del modello del fornitore;
- classe di efficienza energetica dell’apparecchio, secondo una scala da G a A++;
- potenza termica diretta dell’apparecchio, ossia la potenza nominale, espressa in kW;
- esclusivamente per le idrostufe e i termocamini, potenza termica indiretta, ossia la potenza rilasciata dall’apparecchio all’acqua dell’impianto.